Posso saperne di più sulle creme solari?
Hai già acquistato le creme solari e stai per andare in vacanza, ma hai ancora qualche dubbio prima di esporti al sole? Ecco alcune risposte alle domande più frequenti che vengono poste in parafarmacia.
Come scegliere la protezione solare?
Si può raggiungere un buon livello di protezione con SPF30, ma già un prodotto con SPF15 arriva a schermare fino al 93% delle radiazioni UVB, responsabili delle scottature. La scelta del SPF può tenere conto anche del fototipo (bassa protezione per i fototipi 5 e 6 fino alle protezioni molto alte per il fototipo 1) e della destinazione (fotoprotezione maggiore ad alte quote e più ci si avvicina all’equatore). Per le pelli sensibili soggette facilmente a eritemi e per i bambini si consiglia una protezione solare SPF50+.
La crema solare protegge anche dai danni a lungo termine dei raggi UV?
I filtri solari sono ad ampio spettro e generalmente le creme solari garantiscono una buona protezione sia contro i raggi UVA che gli UVB. I raggi UVA penetrano in profondità nella pelle, accelerando i processi di invecchiamento e inducendo delle mutazioni al DNA, che potenzialmente possono portare a tumori cutanei. La protezione dai raggi UVB, che raggiungono lo strato cutaneo superficiale, contribuisce a prevenire gli eritemi e le scottature ripetute, che soprattutto in giovane età sono responsabili della maggior parte dei melanomi in età adulta. Per questi motivi, quando si svolgono attività all’aria aperta le creme solari andrebbero sempre utilizzate.
Come e quando si applica la crema solare?
Per un’efficacia ottimale va massaggiata su tutte le zone esposte, senza dimenticare i bordi del costume e alcune zone più nascoste, come le orecchie, almeno 20 minuti prima dell’esposizione (ad esempio prima di uscire per andare in spiaggia). La quantità da applicare è 2 milligrammi per centimetro quadrato, che corrisponde alla quantità utilizzata nei test in laboratorio per determinare il valore di SPF: equivale a 12 cucchiaini suddivisi in due per le braccia, due per viso, collo e décolleté, due per ogni gamba, infine, quattro per torace e schiena. Utilizzare una quantità inferiore porta a una riduzione dell’azione protettiva della crema solare, che, inoltre, va riapplicata ogni due ore, dopo aver fatto il bagno o aver sudato. Quindi, i grandi formati sono perfetti per le applicazioni abbondanti e frequenti!
Posso utilizzare una crema solare aperta l’anno scorso?
Il rispetto del periodo dopo l’apertura, della data di scadenza indicati sulla confezione e delle condizioni di conservazione è importante per mantenere l’efficacia protettiva delle creme solari. Se queste condizioni non sono rispettate e se soprattutto il periodo dopo l’apertura è stato superato, è meglio acquistare una nuova crema solare, senza la pretesa di conoscere il nuovo valore di SPF che potrebbe avere il vecchio prodotto già aperto.
Con l’abbronzatura si può evitare la crema solare?
L’abbronzatura è dovuta all’intensificarsi del colore del pigmento melanina e al suo spostamento dagli strati più profondi a quelli più superficiali della pelle, come meccanismo di difesa dalle radiazioni solari. Tuttavia, l’aumento dell’abbronzatura non deve limitare l’applicazione dei filtri solari, perché il rischio di scottature non è completamente escluso. In ogni caso i filtri solari proteggono dagli effetti del fotoinvecchiamento.
Ci si abbronza con i filtri SPF50+?
Le creme solari SPF50+ non sono schermi totali, quindi, una piccola parte di raggi solari abbronza la pelle, anche se con tempi più lunghi. Ma sicuramente un’abbronzatura raggiunta gradualmente è duratura!
Posso espormi al sole se sto assumendo farmaci?
Per maggior sicurezza, se stai seguendo una terapia puoi chiedere al farmacista se devi evitare di esporti al sole. Infatti, alcuni farmaci non vanno d’accordo con il sole: esponendosi durante la terapia possono comparire arrossamenti, eritemi fino ad arrivare a ustioni. La causa è la reattività chimica di alcuni farmaci ai raggi UVA, con fenomeni di tossicità o allergia, dovute rispettivamente alla produzione di sostanze nocive per le cellule e all’alterazione della struttura dei farmaci stessi. Le principali categorie su cui bisogna fare attenzione evitando l’esposizione sono: antiacneici per uso orale o topico (Benzac), antinfiammatori (soprattutto ketoprofene e naprossene) per uso topico (cerotti e gel) e orale (Okitask, Ketodol), antibiotici (Sofargen), alcuni antimicotici (Nizoral), antidiabetici, antistaminici a base di prometazina (Reactifargan) per lenire punture di zanzara e le scottature, contraccettivi orali che possono determinare la formazione di macchie cutanee, e cortisonici.
Per evitare le reazioni cutanee è meglio, se possibile, evitare l’assunzione del farmaco, di esporsi al sole o utilizzare creme solari SPF50+. Inoltre, ricorda di non vaporizzare il profumo prima di andare in spiaggia: i profumi, ma anche molti prodotti cosmetici, contengono sostanze naturali fotosensibilizzanti, ad esempio gli oli essenziali di limone e bergamotto. Reagiscono con i raggi UVA, perciò sono più indicati la sera!
I filtri solari ostacolano la sintesi di vitamina D?
La forma più attiva della vitamina D viene sintetizzata a livello cutaneo a partire da un precursore grazie alla luce solare. Utilizzare filtri solari non esclude la produzione di vitamina D, ma applicare i filtri solari anche quando non è necessario o stare troppo in ambienti chiusi evitando l’esposizione solare sono abitudini che contribuiscono alla carenza di vitamina D.