Allergia in primavera, tra prevenzione e falsi miti

C’è chi odia il freddo dell’inverno, chi il caldo dell’estate, ma per molti il vero tormento è la primavera con le allergie che tornano prepotenti a farsi sentire.
I colpevoli sono principalmente due: ad inizio primavera è il vento carico del polline degli alberi, mentre verso la fine è l’erba, in particolare le graminacee, che possono causare problemi.

Non essendo possibile isolare completamente questa tipologia di allergene, è importante limitare quando possibile l’esposizione ai pollini, ma non solo:

  • È consigliabile ridurre il consumo di alcol, che può causare l’abbassamento delle difese immunitarie.
  • Evitare passeggiate sui prati, in particolar modo durante il taglio del fieno per chi è allergico alle graminacee.
  • Lavare abbondantemente le parti del corpo scoperte e i vestiti dopo essersi esposti al polline.
  • Evitare, per quanto possibile, che gli animali domestici salgano su letto o sul divano.
  • Non appendere il bucato all’esterno e lavare lenzuola e coperte a 50°C.
  • Indossare una maschera antipolvere per lavori all’esterno.
  • Chiudere porte e finestre di notte o quando i livelli di polline nell’aria sono elevati.
  • Assumere i farmaci una volta avuto il contatto, prima che si manifestino i sintomi.
  • Rinfrescare la casa con l’aria condizionata ove possibile, invece di aprire spesso porte e finestre.
  • Utilizzare dei filtri specifici nel sistema di ventilazione contro l’allergia.
  • Utilizzare un filtro per il particolato atmosferico (HEPA) in camera da letto.
  • Pulire i pavimenti con un aspirapolvere che abbia un filtro HEPA.

Diversi sono invece i falsi miti che vogliamo sfatare riguardo le allergie, rispetto a quanto si pensi infatti:

  • I fiori non sono un problema per chi soffre di allergie: i veri responsabili sono i pollini rilasciati dagli alberi o dalle piante erbacee.
  • I pollini si possono trovare anche in spiaggia, in quanto spesso confina con zone verdi.
  • Il miele non aiuta contro i raffreddori allergici.
  • Le allergie non passano con l’età: uno studio svedese ha monitorato 82 persone con raffreddore allergico, scoprendo che il 99% di loro ne soffre anche a dodici anni di distanza.
  • È possibile diventare allergici anche da adulti in quanto, sebbene il sistema immunitario si rafforzi, non esiste un’età limite entro la quale l’allergia deve manifestarsi.
  • La troppa pulizia in casa può essere dannosa anziché prevenire l’allergia: in particolare nei bambini, in mancanza di stimoli il sistema immunitario non riesce a distinguere i corpi estranei dannosi da quelli innocui. 
  • Le allergie non sono ereditarie, ma lo è la predisposizione a soffrirne.

Quando si riconoscono i classici sintomi delle allergie primaverili, come naso gocciolante, lacrimazione e arrossamento degli occhi, starnuti, riduzione dell’olfatto e tosse, consigliamo di assumere farmaci antiallergici e antistaminici in modo da controllare i sintomi. In caso di allergie stagionali molto fastidiose è bene comunque approfondire il disturbo con test cutanei ed esami del sangue per scoprire quali sintomi vengono innescati e valutare eventuali trattamenti.