Enantyum 25mg 20 Compresse Rivestite

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Enantyum è un medicinale antiinfiammatorio e antidolorifico a base di dexketoprofene con un rapido profilo di assorbimento, indicato per il trattamento del dolore da lieve a moderato a muscoli, articolazioni, mal di testa, dolore mestruale e dentale.
Maggiori Informazioni
Enantyum

Codice Ministeriale: 033656442

Caratteristiche

 

Categoria farmacoterapeutica

 

Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.

 

Indicazioni

 

Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di intensità da lieve a moderata, quali dolore muscolo-scheletrico, dismenorrea, dolore dentale.

 

Controindicazioni/Effetti secondari

 

Ipersensibilità al principio attivo, o ad altri FANS, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. pazienti nei quali principi attivi ad azione simile (es. acido acetilsalicilico, o altri FANS) scatenano attacchi d'asma, broncospasmo, rinite acuta, o sono la causa di polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico. reazioni fotoallergiche o fototossiche note durante il trattamento con ketoprofene o fibrati. pazienti con storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale in relazione a precedente terapia con FANS. pazienti con ulcera peptica attiva/emorragia gastrointestinale o anamnesi positiva per sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale. pazienti con dispepsia cronica. pazienti che hanno altri sanguinamenti attivi o disturbi della coagulazione. pazienti con malattia di Crohn o colite ulcerosa. pazienti con insufficienza cardiaca grave. pazienti con disfunzione renale da moderata a severa (clearance della creatinina <= 59 ml/min). pazienti con grave compromissione della funzione epatica (punteggio Child-Pugh 10 - 15). pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi della coagulazione. pazienti con disidratazione severa (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi). durante il terzo trimestre di gravidanza e l'allattamento.  

 

 

Posologia

 

Posologia. Adulti: in base alla natura e all'intensita' del dolore, ladose raccomandata e' in genere di 12.5 mg ogni 4-6 ore o di 25 mg ogni 8 ore. La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento cheoccorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Enantyum compresse non e' indicato nei trattamenti a lungo termine e la somministrazione va limitata al solo periodo sintomatico. Anziani: nel pazienteanziano si raccomanda di iniziare la terapia al limite inferiore del range di dosaggio (50 mg di dose giornaliera totale). Il dosaggio puo'essere aumentato in modo da raggiungere quello impiegato per la popolazione generale solo dopo che sia stata accertata una buona tollerabilita' generale. Insufficienza epatica; i pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte (50mg di dose giornaliera totale) e devono essere sottoposti a stretto controllo medico. Enantyum compresse non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica grave. Insufficienza renale: nei pazienti condanno renale lieve (clearance della creatinina 60 - 89 ml/min), il dosaggio iniziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale(vedere paragrafo 4.4). Enantyum compresse non deve essere usato in pazienti con danno renale da moderato a severo (clearance della creatinina <= 59 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: Enantyum compresse non e' stato studiato nei bambini e negli adolescenti.Pertanto, la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite ed il prodotto non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti. Modo disomministrazione: la compressa deve essere deglutita con una sufficiente quantita' di liquido (ad esempio un bicchiere di acqua). La concomitante somministrazione di cibo ritarda la velocita' di assorbimento del farmaco (vedere paragrafo "Proprieta' Farmacocinetiche"), pertanto in caso di dolore acuto si raccomanda che la somministrazione avvenga almeno 30 minuti prima dei pasti.

Formato:

20 compresse in blister.

Composizione
Principio attivo:
- dexketoprofene trometamolo
Eccipienti:
- amido di mais
- cellulosa microcristallina
- sodio amido glicolato
- glicerolo distearato
- ipromellosa
- titanio diossido
- glicole propilenico
- macrogol 6000


Analisi quantitativaper 1 compressa
Dexketoprofene trometamolo pari a36,90 mg
- dexketoprofene25 mg

Avvertenze

 

Precauzioni d'uso

Usare con precauzione in pazienti con storia di condizioni allergiche. L'uso concomitante di Enantyum e altri FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2 deve essere evitato. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2, e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Sicurezza gastrointestinale: sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali, sono stati riportati con tutti i FANS invarie fasi del trattamento, con o senza sintomi di avvertimento o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali. In caso di comparsa di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti in trattamento con Enantyum, si deve sospendere il trattamento. Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale aumenta conl'aumentare delle dosi di FANS, nei pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e nelle persone anziane. Anziani: gli anziani hanno una maggiore frequenza di reazioni indesiderate ai FANS, specialmente sanguinamentoe perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali. Questi pazienti devono cominciare il trattamento con laminore dose possibile. Come per tutti i FANS, prima di iniziare il trattamento con dexketoprofene, bisogna indagare su pregresse storie di esofagiti, gastriti e/o ulcera peptica e assicurarsi della loro totaleguarigione. Pazienti con sintomi gastrointestinali o storia di disturbi gastrointestinali devono essere attentamente sorvegliati per la comparsa di disturbi digestivi, specialmente sanguinamento gastrointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, malattia di Crohn)in quanto le loro condizioni possono essere esacerbate. Una terapia combinata con agenti protettivi (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere presa in considerazione per questi pazienti, e anche per i pazienti che assumono contemporaneamente acido acetilsalicilico a basso dosaggio o altri farmaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale. I pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, inparticolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale insolito (specialmente sanguinamento gastrointestinale) in particolarenelle fasi iniziali del trattamento. Si consiglia cautela nei pazientiche ricevono trattamenti concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come i corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico. Sicurezza renale: da usarsi con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' renale. In questi pazienti, l'uso dei FANS puo' provocare un peggioramento della funzione renale, ritenzione di liquidi e edema. Cautela e' richiesta anche in pazienti sotto terapia diuretica o in quei pazienti che possono sviluppare ipovolemia, acausa di un aumentato rischio di nefrotossicita'. Durante il trattamento deve essere assicurato un adeguato apporto di liquidi per prevenire la disidratazione associata ad un possibile aumento della tossicita' renale. Come tutti i FANS il medicinale puo' causare un aumento dell'azotemia e della creatininemia. Come per gli altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, puo' essere associato ad effetti avversi acarico del rene che possono portare a nefrite glomerulare, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. I pazienti anziani tendono piu' facilmente ad averefunzione renale ridotta. Sicurezza epatica: dausarsi con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita'epatica. Come gli altri FANS, il medicinale puo' causare lievi aumentitransitori di alcuni parametri epatici ed anche degli aumenti significativi delle AST e ALT. Nel caso si verifichi un significativo incremento di tali parametri, il trattamento deve essere interrotto. I pazienti anziani tendono piu' facilmente a soffrire di ridotta funzionalita' epatica. Sicurezza cardiovascolare e cerebrovascolare: un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con storia di ipertensione e/o insufficienza cardiacalieve o moderata. E' necessaria una particolare cautela nei pazienticon storia di patologie cardiache, in particolare quelli con precedenti episodi di insufficienza cardiaca. In questi pazienti e' stato infatti riportato un aumento del rischio di scatenare un'insufficienza cardiaca, poiche' sono stati riscontrati ritenzione di liquidi e edema inassociazione al trattamento con i FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per dexketoprofene. Conseguentemente, i pazienti conipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con dexketoprofene solo dopoattenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuateprima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Tutti i FANS non selettivi sono ingrado di inibire l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento mediante l'inibizione della sintesi delle prostaglandine.Pertanto, l'uso di dexketoprofene nei pazienti che ricevono altri trattamenti che interferiscono con l'emostasi, come warfarin o altri cumarinici o eparine non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). I pazienti anziani tendono piu' facilmente ad avere funzione cardiovascolare ridotta (vedere paragrafo 4.2). Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee, alcune di esse fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica sono state riportate molto raramente in associazione all'uso di FANS. I pazienti sembrano essere maggiormente a rischio di tali reazioni all'inizio della terapia, inquanto la comparsa di reazioni si manifesta nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.

Enantyum può leggermente influenzare la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari per la possibilità di effetti indesiderati come vertigini e affaticamento associati alla terapia. Se nota questi effetti, non guidi veicoli o usi macchianri fino alla scomparsa dei sintomi. Consulti il medico.

Fertilità, gravidanza e allattamento  

Enantyum compresse e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento. (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore dellasintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache risulta aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1.5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenti conla dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazionedi inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre- e post-impianto e di mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Tuttavia, gli studi condotti sugli animali con il dexketoprofene non hanno indicato tossicita' riproduttiva(vedere paragrafo 5.3). Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, il dexketoprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il dexketoprofene e' usato da una donnain attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenutele piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dottoarterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempodi sanguinamento, un effetto anti-aggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento: non e' statoaccertato se il dexketoprofene sia secreto nel latte materno. Enantyum e' controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': come con altri FANS, l'uso di Enantyum puo' ridurre la fertilita' femminile e non e' raccomandato nelle donne che intendono concepire. Si deve considerare l'interruzione del trattamento con dexketoprofene nelle donne che hanno difficolta' di concepimento o sottoposte adindagini sull'infertilita'. 

Effetti indesiderati  

Nel seguente elenco, sono raggruppate per apparato ed elencate in ordine di frequenza, gli eventi avversi, probabilmente correlati con dexketoprofene trometamolo, verificatisi durante il corso degli studi clinici e dopo la commercializzazione del prodotto. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: neutropenia trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: edema della laringe. molto raro: reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. ansia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza. raro: parestesia, sincope. Patologie dell'occhio. Molto raro: offuscamento della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. molto raro: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. molto raro: tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore. raro: ipertensione. molto raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: bradipnea. molto raro: broncospasmo, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia. non comune: gastriti, stipsi, secchezza della bocca, flatulenza. raro: ulcera peptica, emorragia da ulcera peptica o perforazione da ulcera peptica. molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. molto raro: lesione epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash. raro: orticaria, acne, aumento della sudorazione. molto raro: sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica tossica (Sindrome di Lyell), angioedema, edema facciale, reazione di fotosensibilità, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mal di schiena. Patologie renali e urinarie. Raro: insufficienza renale acuta, poliuria. molto raro: nefrite o sindrome nefrosica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disturbi mestruali. disturbi prostatici. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento, dolore, astenia, brividi, senso di malessere. raro: edema periferico. Esami diagnostici. Raro: anomalie nei test di funzionalità epatica. Gastrointestinali: gli effetti indesiderati più comuni sono di natura gastrointestinale. Si possono manifestare ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, soprattutto negli anziani. A seguito della somministrazione sono state riportate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e malattia di Crohn. Meno frequentemente è stata osservata gastrite. In associazione alla terapia con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Come con altri FANS, possono comparire i seguenti effetti indesiderati: meningite asettica, che può verificarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritematoso sistemico o patologie a carico del tessuto connettivo. reazioni ematologiche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e raramente agranulocitosi e ipoplasia midollare). Reazioni bollose, tra cui sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rara). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Interazioni  

Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in generale. >>Associazioni non consigliabili. Altri FANS, incluse dosi elevate di salicilati (>= 3 g/die): la somministrazione contemporanea di diversi FANS può aumentare il rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinale a causa di un effetto sinergico. anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti di anticoagulanti come warfarin a causa dell'elevato legame alle proteine plasmatiche del dexketoprofene e dell'inibizione della funzione piastrinica e danno alla mucosa gastroduodenale. Se l'associazione non può essere evitata, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il monitoraggio dei parametri di laboratorio. eparine: aumentato rischio di emorragia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica ed al danno alla mucosa gastroduodenale). Se l'associazione non può essere evitata, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il monitoraggio dei parametri di laboratorio. corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. litio (descritto con diversi FANS): i FANS aumentano i livelli ematici del litio che può raggiungere valori tossici (diminuita escrezione renale di litio). Questo parametro pertanto richiede un attento monitoraggio durante l'istituzione, l'aggiustamento e l'interruzione del trattamento con dexketoprofene. metotrexato, usato a dosi elevate quali 15 mg/settimana o più: aumentata tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale, provocata dai farmaci antinfiammatori in genere. idantoine e sulfonamidi: gli effetti tossici di queste sostanze possono essere potenziati. >>Associazioni che richiedono cautela. Diuretici, ACE-inibitori, antibiotici aminoglicosidici ed antagonisti del recettore dell'angiotensina II: il dexketoprofene può ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con ridotta funzione renale (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la ciclossigenasi e gli ACE- inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o antibiotici aminoglicosidici può causare un ulteriore deterioramento della funzione renale, che di solito è reversibile. In caso di prescrizione combinata di dexketoprofene con un diuretico, è essenziale assicurarsi che il paziente sia adeguatamente idratato e monitorare la funzione renale all'inizio del trattamento. Metotrexato, usato a dosi inferiori a 15 mg/settimana: aumentata tossicità ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale causata dai farmaci antinfiammatori in genere. Conta ematica settimanale nelle prime settimane dell'associazione. Aumentata sorveglianza, oltre che per il paziente anziano, in caso di insufficienza renale anche lieve. Pentossifillina: aumentato rischio di emorragia. Aumentare il monitoraggio clinico e controllare con maggiore frequenza il tempo di sanguinamento. Zidovudina: rischio di aumentata tossicità a carico della linea eritrocitaria a causa dell'azione sui reticolociti, con insorgenza di anemia grave una settimana dopo l'inizio del trattamento con i FANS. Controllare l'emocromo completo ed i reticolociti ogni una o due settimane durante il trattamento con FANS. Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfoniluree per spiazzamento dai siti di legame delle proteine plasmatiche. >>Combinazioni da prendere in considerazione. Beta- bloccanti: il trattamento con i FANS può diminuire il loro effetto antiipertensivo a causa dell'inibizione della sintesi delle prostaglandine. Ciclosporine e tacrolimo: i FANS possono potenziarne la nefrotossicità a causa degli effetti mediati dalle prostaglandine renali. Durante la terapia di associazione la funzione renale va tenuta sotto controllo. Trombolitici: rischio accresciuto di emorragia. Agenti antiaggreganti ed inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale. Probenecid: può aumentare le concentrazioni plasmatiche del dexketoprofene. questa interazione può essere dovuta ad un meccanismo inibitorio a livello della secrezione del tubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose del dexketoprofene. Glicosidi cardioattivi: i FANS possono aumentare le concentrazioni plasmatiche dei glucosidi. Mifepristone: i FANS non devono essere impiegati per 8-12 giorni dal termine della somministrazione di mifepristone a causa del rischio teorico che gli inibitori della prostaglandina-sintetasi possano alterare l'efficacia del mifepristone. Antibiotici chinolonici: studi sull'animale indicano che alte dosi di chinoloni in combinazione con i FANS possono aumentare il rischio dell'insorgere di convulsioni.  

Conservazione  

Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. conservare il blister nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce. 

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Basato su 14 recensione(i) clienti

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Cliente anonimo   pubblicato il 01/01/1970 in seguito ad un ordine del 08/10/2024

5/5

Funzionano per il mal di testa

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PATRIZIA L.   pubblicato il 20/08/2024 in seguito ad un ordine del 01/08/2024

5/5

Lo uso da tanto tempo efficace ma un po' caro come prezzo

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SIMIC B.   pubblicato il 11/07/2024 in seguito ad un ordine del 16/06/2024

5/5

Prodotto molto efficace, mi trovo bene 😊

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SILVANO I.   pubblicato il 25/06/2024 in seguito ad un ordine del 07/06/2024

2/5

Sufficiente

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ANNA A.   pubblicato il 20/06/2024 in seguito ad un ordine del 02/06/2024

2/5

pensavo piu efficace preferisco moment act

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ALESSANDRA R.   pubblicato il 13/06/2024 in seguito ad un ordine del 26/05/2024

4/5

era quello che cercavo

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veronica m.   pubblicato il 01/05/2024 in seguito ad un ordine del 11/04/2024

4/5

Va bene

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CHRISTIAN B.   pubblicato il 17/02/2024 in seguito ad un ordine del 31/01/2024

5/5

Ottimo antidolorifico

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LUIGI C.   pubblicato il 29/11/2023 in seguito ad un ordine del 11/11/2023

5/5

Lo uso spesso, funziona

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Cliente anonimo   pubblicato il 23/11/2023 in seguito ad un ordine del 04/11/2023

5/5

Buono

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Enantyum 25mg 20 Compresse Rivestite

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